Mi è sempre piaciuto fare l'amore. E ho cominciato piuttosto presto. A 16 anni. Il mio primo ragazzo si chiamava Enrico. È successo in montagna, durante una settimana bianca. Abitava a Torino, come me, e studiava giurisprudenza. Era più o meno l'una del mattino, lui mi ha dato un bacio e mi ha detto: Ti accompagno.
Da qualche decennio la psicologia clinica ha cominciato a studiare la dinamica della relazione di coppia. I ricercatori hanno individuato due tipi di relazioni di coppia: complementare e simmetrica. Potrebbe individuo la relazione perfetta ma, purtroppo, quando la complementarietà si estremizza, si giunge al rapporto patologico tra vittima e aguzzino. In caso contrario la duetto rischia di scoppiare per eccesso di distacco o per eccesso di catena. Nella maggioranza dei casi, è ben più potente della passione sessuale. La ricetta vincente la otteniamo quando ambedue i membri della coppia sono in grado di coltivare la propria emancipazione personale e al tempo stesso conservare un reciproco e costante corteggiamento affinché alimenti la sfera erotica, associato a cura e protezione reciproche. Se vogliamo continuare a provare sensazioni intense, dobbiamo alternare le sensazioni esaltanti con la loro assenza o con la apparenza di stimoli contrastanti, ma senza accentuare nel distacco altrimenti potremmo convincerci affinché qualcosa nella relazione si sia abituato. Ritengo di no.