Secondo voi quali sono le ragioni dell'amante di una persona sposata? In termini più generali le cause addotte per commettere adulterio sono l'insoddisfazione sessuale, il poco tempo per la coppia, il troppo lavoro e, in alcuni casi, la vendetta. Gli uomini collegano l'infedeltà al rafforzamento della loro virilità, perché culturalmente gli è stato detto che avendo più donne sembreranno più uomini. E che dire dell'amante che entra in questo triangolo amoroso? Questo meccanismo di difesa si fa più evidente quando nessuno degli innamorati percepisce la triangolazione in quanto tale. In effetti, è sorprendente che in queste coppie si parli di fedeltà, se ne discuta e si raggiunga persino un possibile patto di fedeltà, quando entrambe le parti mantengono relazioni extra, sia con il coniuge ufficiale, o nel caso degli amanti, con altre persone, anche se lo scopo di queste relazioni extra varia. Si vede come una redentrice, che si salva anche attraverso quella relazione. Non essere in grado di rendere la relazione ufficiale è fonte di molta frustrazione, rabbia, ansia e, in larga misura, motivo di consultazione psicologica.
Come se non bastasse, dobbiamo fare i conti con un paradosso. Secondo recenti statistiche, in Italia tradiscono più le donne degli uomini e sette uomini su 10 tradiscono la partner. Colui che i dati sembrano affermare è che il tradimento è oggi affermato come un modo diffuso di adorare, mentre la fedeltà sembra essere diventata una vera trasgressione. Il desiderio di esplorare minaccia la fedeltà? In affetto fedeltà vuol dire esclusività: amore per una sola persona, rapporti sessuali abbandonato con lei. Un tempo monogamia significava una persona per la vita. Oggi, monogamia significa una persona per acrobazia. Questa pulsione si risveglia come contravvenzione, avventura, disordine. Si percepisce un ambizione bruciante, il bisogno di sentire il contatto di un corpo sconosciuto oppure proibito, piacere di sedurre, di individuo sedotti, brivido, trasgressione.
Abiura e senso di colpa Melissa Condividi su: Salve, sono una donna di 38 anni, sono sposata da 14 anni con figli. Sto con mio marito da quando ne avevo 18, il nostro è stato un connubio di amore, sincerità, rispetto ma addirittura di passione e attrazione sessuale notevole forte. Tre anni fa, mio compagno viene licenziato. Io lo accuso di non fare più il marito e il padre. Mi sento sola e stringo amicizia con un collega, abbracciato e con figli. Mi rendo calcolo che anche lui non sta vivendo un momento felice e parlare ci fa sentire bene. Da quel attimo la tentazione è forte. Decido di troncare col collega, ma ogni acrobazia che me lo ritrovo davanti non ci riesco: le sue parole, le carezze e i baci mi tentano ogni volta. Nel frattempo, mio compagno si riavvicina.
In alcuni casi invece capita di accendersi e protrarre una relazione con un uomo o con una donna non libera. Ovviamente sono anche tanti i racconti di chi scopre di aver subito un tradimento ma, in attuale articolo, proviamo ad osservare solo un lato della medaglia. Vuole dire sapersi fare da parte in attesa affinché il proprio amato sia disponibile a donarci qualche briciola di attenzione. Addensato gli amanti si ritengono dei privilegiati per essersi incontrati e per poter vivere il loro amore unico e speciale. La presenza di un affezionato permette alla coppia coniugale di non affrontare mai realmente i problemi interni alla coppia e quindi di consegnare avanti il progetto famigliare. Il accidente e la beffa.